Istanza di interpello IMU

  • Servizio attivo
Il servizio offre una risposta da parte del Comune ai cittadini che necessitino di chiarimenti sulla corretta interpretazione delle disposizioni in materia di IMU, in caso di obiettive condizioni di incertezza.

A chi è rivolto

Ai cittadini che necessitino di chiarimenti in caso di obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni in materia di IMU.

Descrizione

L'istituto dell'interpello è disciplinato dall'art. 11 dello Statuto dei diritti del contribuente.

 E' un'istanza che il contribuente può rivolgere al Comune circa l'interpretazione di una disposizione normativa.

Deve riguardare fattispecie concrete e personali relativamente all'applicazione delle disposizioni tributarie, quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla loro corretta interpretazione.

Deve essere presentato in via preventiva, ovvero prima della scadenza del versamento dell'imposta.

Deve essere proposta dal contribuente una soluzione interpretativa.

La risposta, scritta e motivata, vincola l'Amministrazione  con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell'istanza e limitatamente al richiedente. Quando la risposta non è comunicata al contribuente entro il termine previsto, il silenzio equivale a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente da parte del Comune. 

La presentazione della istanza di interpello non incide sulle scadenze previste dalle norme tributarie né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione.

 Qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o integrazioni da parte dell’ufficio sospende il termine di 90 giorni fino al ricevimento di quanto richiesto.

Nel caso in cui

Come fare

L’interessato può presentare istanza di interpello con le seguenti modalità:

  • servizio online;
  • tramite mail certificata (PEC) a comunegenova@postemailcertificata.it;
  • a mano presso l’Archivio Protocollo Generale – Via di Francia 1 - secondo gli orari di apertura dell’ufficio dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30.

Ad eccezione della presentazione online, per la quale è previsto apposito modulo, l'istanza va presentata  in carta libera.
 

 N.B: Nel caso in cui non vi siano obiettive condizioni di incertezza circa l'interpretazione di una  norma e non si abbia una soluzione da proporre all'Ufficio, ma si vogliano unicamente ottenere informazioni sull'imposta, non bisogna presentare istanza di interpello, bensì scrivere una mail alla casella di posta imuonline@comune.genova.it

Cosa serve

Occorre possedere le credenziali SPID per l'accesso al servizio online; una casella di posta elettronica certificata per la presentazione tramite PEC

Cosa si ottiene

Viene garantita una risposta, scritta e motivata da parte dell'Ufficio, circa la questione posta dall'interpellante.

La risposta vincola l'Amministrazione con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell'istanza e limitatamente al richiedente. Quando la risposta non è comunicata al contribuente entro il termine previsto, il silenzio equivale a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente da parte dell'amministrazione. 

Tempi e scadenze

Il servizio è sempre accessibile.
90 giorni

Tempo massimo di risposta

Dalla presentazione dell’istanza.

Costi

Il servizio è gratuito.

Accedi al servizio

Puoi accedere a Istanza di interpello IMU tramite il servizio online.

Servizio online

Vincoli

L'istanza di interpello deve riguardare fattispecie concrete e personali relativamente all'applicazione delle disposizioni tributarie, quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla loro corretta interpretazione o occorre prospettare una soluzione.

 

 

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Punti di contatto

Contatti Principali

0105575584 (da Lunedì a Venerdì, dalle 8:30 alle 12.30 Mercoledì anche dalle 14:00 alle 16:00)

Ufficio responsabile

Uffici

Ufficio IMU/TASI

L'ufficio si occupa di rimborsi IMU e TASI e di tutti i relativi processi e di IMU ordinaria
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Documenti

Documenti (tecnici) di supporto

Risultati qualità dei servizi CdS Ufficio IMU 2022

Scheda di monitoraggio e risultati qualità dei servizi CdS Ufficio IMU 2022.
Vai alla pagina Scarica

Domande frequenti

Potresti trovare risposte alle domande frequenti nei tag assegnati a questo servizio:

Ulteriori informazioni

Normativa

Tutela del cittadino
I principali istituti a tutela del cittadino sono:

  • Ravvedimento operoso, con cui chi ha omesso la presentazione della dichiarazione entro la scadenza fissata o non ha effettuato il pagamento, può sanare la propria posizione a condizione che l’ufficio non abbia ancora accertato la violazione (art. 13 d.lgs. 472/1997), attraverso la presentazione della dichiarazione e il pagamento ancora dovuto oltre a  sanzioni ed interessi;
     
  • Autotutela, con cui il contribuente può richiedere all’Amministrazione la revisione o l’annullamento di un atto infondato, illegittimo o viziato da errori (art. 21 nonies della L. n. 241/1990, s.m.i.);
     
  • Ricorso alla Corte Tributaria di primo grado di Genova entro 60 giorni dalla notifica, secondo le disposizioni del D.Lgs. del 31.12.1992 n. 546 (o di secondo grado, o Corte di Cassazione), nel caso in cui il contribuente ritenga la pretesa tributaria illegittima o infondata. Possono essere impugnati: avviso d’accertamento esecutivo; provvedimenti di diniego del rimborso, anche parziale; altri atti impugnabili per legge presso le Corti Tributarie, secondo modalità e procedure che vengono riportate sugli atti stessi.

Informativa relativa ai ricorsi
Il contribuente può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica contro:

  • avviso di accertamento ed irrogazione delle sanzioni – intimazione ad adempiere
  • provvedimento di liquidazione del rimborso
  • diniego di rimborso parziale o totale.

Per controversie di valore fino a 3.000,00 euro il ricorso può essere proposto direttamente dall’interessato, senza avvalersi di assistenza tecnica.

Per importi superiori a 3.000,00 euro, il ricorrente deve necessariamente farsi assistere da un difensore abilitato, ai sensi di quanto previsto all'articolo 12 del D.Lgs. 31.12.1992 n. 546.

Per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato. In caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste.

Nel caso in cui si è assistiti da un difensore abilitato, il ricorso deve essere proposto mediante notifica al Comune di Genova unicamente via PEC all’indirizzo comunegenova@postemailcertificata.it con le modalità stabilite dall’art.16 bis commi 3 e 3 bis del D.Lgs 31.12.1992 n. 546.
Nel caso in cui non si avvalga dell'assistenza tecnica, l'interessato ha facoltà di notifica e deposito cartaceo del ricorso con le modalità previste dall’art. 16 del medesimo decreto.

In tal caso il ricorso può essere presentato presso il Comune di Genova – Direzione Entrate Tributarie e Canoni – presso il Protocollo Generale – Via di Francia 1 , 9° piano – 16149 Genova.
Successivamente, entro 30 giorni dalla notifica del ricorso al Comune, il ricorrente dovrà costituirsi in giudizio mediante deposito di copia del ricorso presso la Corte Tributaria di primo grado adita, secondo le modalità previste dall’art. 22 del D.Lgs. 31.12.1992 n. 546.

La Corte Tributaria di primo grado territorialmente competente è sita in Piazza Dante 7 – 16121- Genova.

Normativa
Diritto di interpello - Legge n. 212/2000 art.11
D.Lgs. 156/2015
D.Lgs. n. 23/2011
D.Lgs. n. 147/2013
Legge 27 dicembre 2019, n. 160

Richiesta di assistenza

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Ultimo aggiornamento

21 Giugno 2024