Stemma
Lo stemma della città è sempre stato legato alle vicissitudini politiche di Genova: nell'ultimo periodo della Repubblica aristocratica era rappresentato da uno scudo crociato con corona regia sorretto da due grifoni con code ritte, dopo la rivoluzione giacobina del 1797 venne decretata la distruzione delle antiche insegne e quindi le due figure araldiche vennero abolite.
Dopo l'annessione al Regno di Sardegna, su richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino, nel 1816, Genova ottenne da re Vittorio Emanuele I l'insegna municipale "...croce rossa in campo bianco collo scudo ornato di grifoni...con le code tra le zampe", in segno di sottomissione.
Questo stemma restò in uso fino al 1897, anno in cui la Giunta municipale, con una supplica, chiese e ottenne a ricordo della dignità passata, da re Umberto I di Savoia, che la coda dei due grifoni uscisse dalle zampe, pur rimanendo bassa.
Dopo più di un secolo e un'accurata indagine storica, l'Amministrazione civica ha modificato le code dei grifoni che, oggi, possono tenere le code orgogliosamente ritte: il logo così riproposto vuole essere di buon auspicio per la città e rappresenta il simbolo di un moderno "rinascimento".