Presentato alla città il nuovo logo:
Genova è MORE THAN THIS

L'attesa è finita, questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi è stato presentato dal sindaco Marco Doria e dall'assessore alla cultura e turismo Carla Sibilla il nuovo logo della città. Nato nell'ambito del progetto europeo Urbact-CityLogo vi hanno partecipato 373 concorrenti. I lavori valutati da una commissione formata da esperti di design della comunicazione visiva, grafica e pubblicità, coordinati dalla Direzione Comunicazione e Promozione del Comune

Testo Alternativo
Genova è mare, montagna, il centro storico più grande d’Europa, è la città piena di contraddizioni cantata nella “Litania” di Giorgio Caproni, ma è anche “More Than This”, molto di più come dice bene il pay -off che campeggia sul nuovo logo della città, sotto il nome Genova scritto in maniera geometrica, essenziale, in bianco su sfondo rosso.

Il nuovo logo nasce dal progetto europeo Urbact-CityLogo inserito nel contesto di Eurocities, dove Genova partecipa al gruppo di lavoro sull’attrattività delle città e la promozione della propria immagine.

Insieme a Oslo, Varsavia, Saragoza, Cohimbra, Utrecht, Dundee, Alba Iulia e Aahrus  ha lavorato per la definizione del proprio city branding, per parlare a tutti di cosa è Genova, della sua essenza, del suo continuo trasformarsi: da città prevalentemente industriale a città turistica.

Un percorso che è iniziato nel 1992, ha ricordato il sindaco, quando il progetto di Renzo Piano di recupero del Porto Antico ha fatto sì che la città si riappropriasse del porto integrandolo nella città e nella sua storia: medievale con la zona di Sottoripa, rinascimentale con i palazzi del sistema dei Rolli e ora con il recupero dei forti del ‘600, che partirà a breve.

E’ di un orizzonte per Genova che parla il sindaco Doria, sottolineando che «gli orizzonti sono  l’identità e l’immagine di una città e come questi aspetti vengono comunicati». Per Doria il nuovo logo parla a tutti di una città in trasformazione continua,  con una identità articolata, sfaccettata. In questa immagine grafica  Genova dichiara il suo continuo divenire nelle lettere non complete del suo nome. Nel claim il senso del suo essere di più, di non fermarsi solo a « Sottoripa, che è solo una porzione ma non è la città – ha continuato il sindaco – la Fondazione Ansaldo è un’altra parte, e Boccadasse un'altra ancora, perché Genova è una città policentrica, dove bisogna sempre scoprire qualcosa in più: MORE THAN THIS».

L’assessore Carla Sibilla, nel ripercorrere  l’iter del concorso, ha ricordato che questo logo nasce dalla partecipazione dei cittadini e di tutti gli stakeholder interessati: imprese, associazioni, centri di ricerca, persone impegnate nell’accoglienza, nel turismo, i giovani.

Dopo aver analizzato i loghi precedenti e individuati i punti di forza e di debolezza si è arrivati al  brief, base del concorso. Da questo grande lavoro si è arrivati a un brand che «non è un logo del Comune, ma della città, esprime la nostra identità, la “genovesità”. Questo è un punto di partenza e non di arrivo, questo logo deve dare un valore aggiunto a tutte le iniziative che si organizzano a Genova, deve diventare un elemento di immediata riconoscibilità della nostra città, per questo sarà usato negli uffici informativi del Comune, sui social e tutti potranno farne richiesta e scaricarlo in maniera gratuita».

Sono arrivati 373 progetti e sono stati valutati da una giuria formata da esperti di design della comunicazione visiva, grafica e pubblicità, coordinati dalla Direzione Comunicazione e Promozione del Comune. Sono risultate vincitrici Anna Giudice e Valeria Morando dello studio 7vicocrema, attivo tra Savona e Reykjavik. Il premio di 14000 euro per l'elaborato vincitore è interamente a carico del progetto europeo Citylogo 

Per Anna e Valeria “Genova è una città superba e misteriosa. Tutti la conoscono, ma pochi sanno che cosa nasconda, che cosa racchiuda tra i carruggi del centro storico più grande d'Europa. Solo chi s’avventura nel suo cuore scopre i più bei palazzi d’Italia, chiese e chiostri, scorci improvvisi di mare e di colline, il porto con i suoi racconti di storia e di vita. Solo chi ha vista fine può incrociare le tracce delle tante culture e subculture che la abitano. Abbiamo quindi pensato di non identificare la città con un logo che riprendesse un monumento o un aspetto soltanto, rivelando dunque il già noto o visibile, ma abbiamo semplicemente scritto il suo nome senza rivelarlo completamente, lasciando alcune parti nascoste, invisibili, che solo lo sguardo sensibile di chi guarda può completare. Perché Genova si rivela a piccoli passi, e quando lo fa è sempre di più di quanto lasci immaginare. Il pay off pensato per accompagnare il logo, Genova è MORE THAN THIS, è in inglese, perché tutti coloro che dall’estero raggiungono Genova si devono sentire invitati a scoprire la città vivendola.  Il logo si può sviluppare sia in orizzontale sia in verticale. Quest’ultimo rafforza il concetto di città multilivello, stratificata sia geograficamente sia culturalmente. La scelta del colore rosso è stata dettata dalla storia della città: è il colore della croce di San Giorgio, simbolo antichissimo della Repubblica di Genova. Dalla sottrazione e dalla scomposizione della G e della O ne è risultato un forte elemento grafico, una parentesi, che completa il logo e diventa parte integrante del progetto grafico. Spesso solo tra parentesi è riposto il senso profondo delle frasi che scriviamo”.

Davanti a un parterre nutrito e importante, dove erano rappresentati la Camera di Commercio , la Fiera di Genova, la società Porto Antico, Confesercenti, Confcommercio, Acquario di Genova, Amiu, Amt, Febac, Associaizone Albergatori, sindacato Ingegneri e Architetti, sono intervenuti:  Haye Folkertsma, del Comune di Utrecht, capofila del progetto Urbact City Logo e i membri della commissione giudicatrice del concorso internazionale di idee: Sinead Mullins responsabile della comunicazione Eurocities, Giuseppe Lamarca, TP – associazione italiana pubblicitari professionisti, Mario Piazza docente al Politecnico di Milano, AIAC – Associazione Italiana design della comunicazione visiva, Andrea Rauch  AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva.

Ci sono già richieste di utilizzo: il Convention Bureau è stato il primo a scaricarlo questa mattina, la Febac ha proposto la creazione di un manufatto tridimensionale da posizionare nell’area di Caricamento per tutto il 2014 e il 2015, da Assohotel l’idea di usarlo nelle firme digitali delle loro mail e il Sindacato degli Ingegneri e Architetti di farlo stampare sulla carta di tutti gli iscritti.
Inoltre, su Instagram il PhotoContest  “Condividi la tua #genovamorethanthis” aperto a tutti gli utenti web, per partecipare occorre scattare una foto di Genova e della tua #genovamorethanthis , condividerla su Instagram con l'hashtag #genovamorethanthis  e votare quella preferita.

Maggiori informazioni al sito Visitgenoa.it

Guarda qui il video di "Genova More Than This" 



19 marzo 2014
Ultimo aggiornamento: 21/03/2014
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