Art Bonus, le nuove forme di sostegno alla cultura a confronto a Palazzo Tursi

Individuati i siti artistici di proprietà del Comune da sottoporre alle erogazioni private a sostegno dei beni culturali con lo strumento dell’Art bonus. Dopo gli interventi dello scorso anno al Museo di Sant’Agostino, Villa Croce, Cimitero di Staglieno e Biblioteca Berio, le proposte del 2016, presentate oggi in un convegno a Tursi, hanno come target musei, restauri e l'allestimento di mostre di grande impatto. Assessore Sibilla: “Una giornata di formazione e di confronto sul tema dell’Art bonus per coinvolgere i privati a investire sui beni artistici e culturali pubblici. Il 15 e 16 novembre è già a calendario un secondo momento di riflessione sui nuovi modelli di gestione del patrimonio culturale denominato “Forget Heritage"

Testo Alternativo
Come investire nell'arte e pagare meno tasse. E' questo il senso della legge n. 106 del 29/07/2014 denominata Art bonus, varata allo scopo di individuare canali di finanziamento, non esclusivamente pubblici, e attività di sostegno per i tanti beni culturali e artistici del nostro Paese che hanno bisogno di attenzione.

Per illustrare nel dettaglio tutte le agevolazioni fiscali per chi finanzia la cultura previste dall’Art bonus e per coinvolgere sempre di più e stimolare i cittadini, i professionisti e le imprese e promuovere la nascita di collaborazioni pubblico-privato che possano stabilizzarsi e radicarsi sul territorio, il Comune di Genova ha organizzato un convegno, che si è tenuto oggi nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi.

“Una giornata di formazione e di confronto – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibila che ha aperto il convegno – sul tema dell’Art bonus, non solo uno strumento tecnico per coinvolgere aziende e privati a investire sui beni artistici e culturali pubblici, ma anche una modalità di collaborazione di partecipazione del privato alla cosa pubblica, con il vantaggio di importanti sgravi fiscali. Oggi trattiamo questi temi in modo ampio, con il supporto del ministero e di noti avvocati commercialisti per offrire la visione strategica che questa amministrazione ha nei confronti del ruolo della cultura e del patrimonio artistico”.

La prima parte dei lavori, denominata  “Art bonus e cultura sostenibile”, è stata curata da Carolina Botti, direttore generale di  Ales, società in house del Ministero dei Beni e delle Attività  Culturali e del Turismo che si occupa delle  attività di supporto al Ministero per le problematiche di Art bonus; Paola Dubini, direttore del corso di laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione dell’Università Bocconi e coordinatrice del master in management dei beni museali di Villa Croce; Giuseppe Costa, delegato alla cultura di Confindustria Genova.

La seconda sessione ha visto le testimonianze delle imprese che hanno effettuato erogazioni a valere su art bonus e la presentazione dei nuovi progetti da parte della direzione cultura del Comune. L’approfondimento dell’Art bonus dal punto di vista finanziario e fiscale, nella parte finale del convegno, è stato affidato a Gianni Marongiu, professore di diritto tributario e di diritto finanziario alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, e a Pietro Pongiglione, dottore commercialista e revisore contabile.

Gli interventi finanziati dal 2015 a oggi hanno riguardato il Museo di Sant’Agostino sia con il sostegno alla mostra Genova nel Medioevo sia con il restauro di opere e poi Villa Croce, il Cimitero di Staglieno, il Centro DocSAI e il restauro di un prezioso volume della Biblioteca Berio.

Le nuove proposte sono tante e riguardano il museo di Storia Naturale, i Musei di Strada Nuova, il Polo delle Arti Visive, il restauro del Sacro Catino e del Pallio di San Lorenzo nonché il sostegno alle attività dei musei, soprattutto per la produzione di mostre di grande impatto come quella in programma al Museo Chiossone Cibo per gli Antenati, Fiori per gli Dei: trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e in Giappone e quella sulla danzatrice Isadora Duncan ai Musei di Nervi e ancora, le Bandiere storiche del Mazziniano e le Meridiane del Castello D'Albertis. Si tratta di progetti di rilevante valenza culturale e di ricaduta sul territorio di cui si propone a imprese e privati cittadini il finanziamento con art bonus,anche con microfundrasing.http://www.artbonus.gov.it

Il 15 e 16 novembre è già in programma un nuovo appuntaamento dal titolo “Forget Heritage – nuovi modelli di gestione del patrimonio culturale”, per fare il punto su questa innovativa forma di mecenatismo e passare in rassegna la realtà genovese inserendola in un contesto più ampio di cultura sostenibile.

“Tutelare e valorizzare il patrimonio artistico pubblico in un contesto di risorse economiche scarse – sottolinea l’assessore alla Cultura e Turismo Carla Sibilla – è la sfida aperta che siamo chiamati ad affrontare. Il Comune di Genova ha avviato una riflessione con le imprese e la cittadinanza per consolidare la collaborazione pubblico privato e fare sistema. Un percorso già iniziato con più di 2 milioni raccolti a Genova sui 2,15 milioni raccolti in Liguria da 16 imprese e alcuni cittadini, con donazione massima di 480 mila euro e minima di 250 euro. Nove i progetti già finanziati e sette le nuove proposte presentate dall’amministrazione”.

Informazioni dettagliate sull’art bonus sono disponibili sul sito www.artbonus.gov.it e sul sito www.comune.genova.it, i cittadini interessati a sostenere gli interventi già programmati possono rivolgersi direttamente ad art bonus@comune.genova.it, tel. 010.5574957.
5 ottobre 2016
Ultimo aggiornamento: 06/10/2016
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