Comune, Municipio e Amiu annunciano la demolizione dell'ex inceneritore di Volpara

Il 4 ottobre il consiglio di amministrazione di Amiu ufficializzerà una decisione attesa da anni dagli abitanti della Valbisagno e che segnerà un vero e proprio cambio di paradigma della politica dell’azienda: il conferimento dell'incarico a Sviluppo Genova di progettare l’intervento di demolizione del corpo principale dell’ex inceneritore di Volpara. L’obiettivo è di effettuare nel più breve tempo possibile le procedure di gara, in modo da avviare i lavori nella primavera del 2017.

Si tratta di un lavoro importante, atteso dagli abitanti della Valbisagno da anni. La demolizione riguarderà un volume complessivo di oltre 27mila metri cubi, per una spesa complessiva stimata di circa 600mila euro, totalmente finanziata da Amiu, con i fondi destinati alla strategia impiantistica dell’azienda.

«Sono contento di annunciare oggi, 23 settembre, la demolizione dell’inceneritore di Volpara perché questa è una giornata importante per l’ambiente – sottolinea l’assessore all’Ambiente Italo Porcile – questa mattina ha preso il via nel Parco delle Mura “Puliamo il mondo”, l’iniziativa che vede il coinvolgimento attivo dei cittadini nella pulizia di uno dei polmoni verdi di Genova, e ora, la comunicazione dell’avvio del procedimento per la demolizione dell’ex inceneritore alla Volpara, è anche un segnale simbolico importante: rappresenta un nuovo modo di intendere la gestione dei rifiuti da parte di questa Amministrazione, rispetto alle passate gestioni amministrative».

Come ricorda il presidente del Municipio Agostino Gianelli «per la Valbisagno si concludono quarant’anni di attesa di una soluzione ai problemi causati dalla presenza dell’inceneritore. Con questa Giunta c’è stato un vero e proprio cambio di passo: Comune e Amiu si sono dimostrati sensibili ai bisogni espressi dai cittadini, sono state ascoltate e tenute in considerazione le lamentele delle persone, come nel caso della percezione degli odori, anche quando le misurazioni olfattive tecniche davano risultati indicanti una situazione nella norma».

Per risolvere questo problema, Amiu ha  presentato, a inizio settembre, alla Città Metropolitana un progetto di mitigazione degli odori tramite la realizzazione di un “tunnel” di raccordo in aspirazione all’imbocco del silos. Tale soluzione verrà adottata nonostante i risultati della campagna di misurazione degli odori, eseguita nel luglio scorso dal Laboratorio di Olfattometria Dinamica spin off dell’Università di Udine, abbiano evidenziato che le concentrazioni di odore, rilevate in cinque punti della zona, erano al di sotto dei limiti normali.

«Anche se abbiamo dati tecnici che ci confortano – afferma Marco Castagna, presidente Amiu – per noi sono state importanti anche le sensazioni di disagio che gli abitanti ci riferivano di vivere. Costruiremo un tunnel di raccordo che incapsulerà il camion nella fase di scarico, in modo da non far fuoriuscire odori. Ma se questo non dovesse bastare, abbiamo già previsto, e verrà messa nel preliminare del progetto, la copertura completa del piazzale. Un rapporto corretto e di ascolto con i cittadini è, per noi, una priorità».

Questi lavori libereranno spazio all’interno dell’impianto, circa 900 mq, in cui potranno essere collocati i mezzi Amiu  attualmente parcheggiati nella zona delle Gavette: ci saranno 40 parcheggi in più, di cui gli abitanti della zona potranno usufruire.

Un ulteriore spazio per i mezzi Amiu dell’Unità Territoriale Valbisagno sarà ricavato, anche, nella zona dell’ex campo nomadi di via Adamoli, «sgomberato in maniera civile» come ha ricordato il presidente del Municipio.

Con questa demolizione Amiu dà un segnale importante di cambiamento nella gestione del ciclo dei rifiuti: si passa dall’inceneritore all’economia circolare: non più rifiuti, ma riciclo, riutilizzo, riuso.

«Il destino di Volpara è di essere sempre più depotenziata – spiega il presidente dll’Amiu – e questo avverrà quanto prima se tutti i cittadini si faranno parte diligente nella raccolta differenziata. Prima arriviamo al 50 per cento, come già accade nelle città europee e in tante città italiane, prima il centro della Valbisagno non servirà più».

Una giornata importante, un traguardo a lungo perseguito anche per Giordano Bruschi, anima e memoria storica dei comitati di lotta della Valbisagno.

«Il primo corteo l’abbiamo fatto il 22 febbraio 1992 – ricorda Bruschi – ci siamo ribellati all’inceneritore, alla diossina nella nostra vallata. Oggi finalmente vediamo il risultato di tante riunioni, assemblee cittadine, manifestazioni. Oggi diciamo grazie a questa Amministrazione, e al Municipio anche per le opere di messa in sicurezza del territorio che stanno attuando. Il sogno è, come dice Renzo Piano, di cambiare missione al territorio: lavoro e sicurezza».

Ma il rapporto con i cittadini non finisce qui: a fine ottobre verrà avviato un tavolo partecipato sul futuro di Volpara. Sono previsti tre incontri aperti pubblico per raccogliere il contributo della cittadinanza sul futuro dell’area.
23 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: 23/09/2016
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